Bambina Rom schiacciata due volte dal cancello di una fabbrica, abbandonata lì per più di un’ora.
Di Keep Talking Greece, traduzione di Elena De Piccoli.
Una bambina Rom di 8 anni ha trovato una tragica morte quando il suo corpo è stato schiacciato dal cancello elettrico di una fabbrica a Keratsini, area periferica del Pireo, mercoledì 17 novembre.
Ciò che fa sorgere serie domande è il fatto che il corpo della ragazzina sia stato schiacciato due volte dalla porta metallica e sia stato lasciato lì per due ore e mezza, prima che venisse liberata, come mostrano le riprese della telecamera di sicurezza.La famiglia della bambina sta cercando una risposta al perché la figlia sia stata lasciata senza soccorsi, intrappolata dal cancello per così tanto tempo e inizia a chiedersi se dietro l’indifferenza degli operai ci fosse un movente razzista.
Sembrava che la bambina fosse morta sul colpo, immediatamente la prima volta che era rimasta intrappolata. Un’autopsia determinerà in seguito la causa e l’ora esatte della morte.
La polizia domenica ha arrestato un operaio di 44 anni che aveva azionato la porta, con l’accusa di “negligenza” e anche la madre e la nonna del bambino per “abbandono di minore”.
Le due donne sono state poi scarcerate su ordine del procuratore.
La fabbrica si trova a 2 chilometri dall’abitazione della bambina, riporta ERT, emittente di stato.
Sono stati arrestati anche il direttore della fabbrica e anche il camionista che ha aperto e chiuso di nuovo il cancello automatico, schiacciando la bambina per la seconda volta.
Dopo gli arresti, è stato dichiarato che la bambina è morta lentamente a causa di un’emorragia interna, come ha riportato Alpha TV lo scorso martedì sera.
Le riprese delle telecamere mostrano i seguenti fatti:
-Alle 17:30 l’operaio ha premuto il pulsante per chiudere il cancello della fabbrica e si è diretto verso il magazzino, lasciando la porta scorrevole incustodita.
-Pochi secondi dopo e mentre la porta si sta chiudendo lentamente, la bambina di 8 anni corre verso la fabbrica. Sta di fronte alla porta e proprio prima che questa si chiuda completamente la bambina, alle 17:31, decide di abbandonare la fabbrica, ma non ci riesce perché la porta si chiude e la intrappola.
-Alle 17:50 l’operaio passa camminando di fronte alla porta dove si trova intrappolata la bambina, lancia uno sguardo ma sembra non realizzare cosa sia accaduto.
-Alle 17:52 l’operaio passa di nuovo accanto alla porta, sembra accorgersi del corpo della bambina e ritorna nell’edificio, prende il telefono apparentemente per informare qualcuno.
-Alle 17:54 un secondo uomo passa di lì e parla al telefono. Un minuto dopo qualcuno apre la porta scorrevole, liberando il corpo della bambina.
–Dalle 18:05 alle 18:11 diverse persone dentro la fabbrica passano accanto al corpo della bambina, senza però far nulla.
-Alle 18:31 un camion entra nella fabbrica attraverso la porta aperta, il camionista chiude poi il cancello automatico di nuovo, intrappolando il corpo della bambina per la seconda volta.
L’operaio pensava che si trattasse di una borsa rimasta incastrata nella porta.
Il video shockante è stato ottenuto in esclusiva da MEGA TV e mostra come la bambina sia entrata nella fabbrica alle 17:30 di mercoledì pomeriggio e sia rimasta schiacciata. Il video è stato poi editato a causa delle scene violente.Secondo ANT1, “la cosa inconcepibile è il fatto che chi era di turno abbia impiegato due ore e mezza per capire come aprire il cancello automatico per liberare una bambina di 8 anni!”
In una dichiarazione rilasciata a ERT, ANT1 e altri media, l’avvocato della famiglia si chiede perché chi era in turno non ha fatto nulla per verificare cos’era rimasto intrappolato nella porta per così tanto tempo.”
Ha aggiunto che sta aspettando il risultato dell’autopsia e il report della polizia e del procuratore.
Fiori e candele lasciati per dimostrare cordoglio nei confronti della bambina.
I familiari della bambina di 8 anni, molto scossi, si sono riuniti fuori dalla fabbrica lunedì mattina e uno di loro ha tentato di colpire il cancello metallico lanciandovisi contro con la sua auto. Un altro ha lanciato del caffè bollente addosso ad un operaio.La famiglia ha espresso il proprio sospetto che qualcuno stesse cercando di prendere la bambina e per questo lei avesse cercato rifugio nella fabbrica, quando ha visto il cancello aperto.
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