IBAN UCRI: IT90V0306977753100000002530

Il “Ilò ćindò” nel Dicembre 42’

Un genocidio troppo a lungo dimenticato. di Alex Gisondi Nel marzo 1939, fu dato l’ordine di creare pass speciali per individuare le diverse categorie sociali: pass gialli per Ebrei identificati con una «J» (Juden=Ebrei) e pass marroni o azzurri per i Rom e Sinti identificati, invece, con una «Z»(Zigeuner=Zingari).  Dopo Leggi tutto…

Le classi Lacio Drom

Di Camilla Bernardini Che cosa sono le Lacio Drom? Le classi Lacio Drom nascono a seguito dell’accordo del 1965 a Roma, Pescara, Giulianova, Modena, Reggio Emilia, Lucca, Milano, Trento e Bolzano. Erano classi arrangiate nei magazzini e nei sottoscala degli istituti scolastici statali ed erano composte da bambini rom e Leggi tutto…

Il futuro della lingua Romanì

Di Hristo Kyuchukov, traduzione di Elena De Piccoli. La lingua Romanì (detta anche Romanès) appartiene alla famiglia delle lingue indoariane. E’ strettamente imparentata con la Hindi e ha le sue radici nel sanscrito. Tuttavia, il Romanès condivide delle caratteristiche anche con le lingue europee, poiché alcune di esse hanno influenzato Leggi tutto…

Rom o non Rom? Questo è il dilemma

di Alexian Santino Spinelli http://www.alexian.it/ Rom o non Rom È il dilemma che molti giovani Rom e Sinti oggi si pongono di fronte a una realtà in veloce evoluzione, che frantuma i valori tradizionali delle famiglie romanès. La sensibile riduzione dell’itineranza e la crescente inclusione hanno creato l’esigenza di uscire Leggi tutto…

Il romanès come linguaggio dell’anima

Le comunità romanì, dall’ India a Fabrizio De André. di Alex Gisondi Spesso parlando di Rom, Sinti  e spiritualità, viene alla mente il genio di Fabrizio De André e la sua produzione artistica sempre attuale e moderna, proprio perché fuori dagli schemi, critica nei confronti della società di appartenenza e Leggi tutto…

Ghetti ancora aperti: i campi nomadi

Di Camilla Bernardini I Campi nomadi sono un vero e proprio dispositivo pedagogico pensato per i rom e sinti. Gli obiettivi che stanno alla base sono la rieducazione e la tenuta a distanza di queste popolazioni. L’Italia è stato l’unico paese europeo ad aver adottato questa modalità abitativa permanente, facendo Leggi tutto…